October 2023 / Bulgaria

10 Ottobre 2023

Sofia è tra i mercati immobiliari in più rapida crescita al mondo

Rispetto a 107 città in tutto il mondo, Sofia è riuscita a classificarsi al nono posto in termini di crescita più rapida dei prezzi delle case nel secondo trimestre, secondo il Global Residential Cities Index di Knight Frank. Questo risultato significativo sottolinea la crescita dinamica del mercato immobiliare nella Capitale e nel Paese nel suo complesso. Con un valore di crescita dell'8,8% su base annua, Sofia supera alcune capitali europee e mondiali, come la capitale islandese Reykjavik e si colloca dopo Budapest.

I risultati più impressionanti sono stati raggiunti ad Ankara e Istanbul, che sono in cima alla classifica con una crescita dei prezzi delle case rispettivamente del 105,9% e dell'85,1%. Questo tasso di crescita accelerato li rende leader in globale nel mercato immobiliare. Con una crescita costante dei prezzi delle case, anche città come Dubai, Vilnius, Zagabria, Gerusalemme e Atene mostrano cifre impressionanti, che le collocano nella top 10 delle città in più rapida crescita per prezzi delle abitazioni nel secondo trimestre.

2 Ottobre 2023

Gli investimenti diretti esteri in Bulgaria crescono del 33% in agosto

Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Bulgaria per i primi otto mesi dell'anno hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro, in aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi sono i nuovi dati pubblicati dalla Banca Nazionale Bulgara (BNB). La BNB ha stimato che solo ad agosto il flusso di investimenti sia stato positivo per 171 milioni di euro, in aumento rispetto i 113 milioni registrati nel mese di agosto 2022.

Il capitale sociale è aumentato di 355,8 milioni di euro, mentre alla voce “reinvestimento dell’utile” il positivo è stato di 1,7 miliardi di euro.

I maggiori flussi netti di investimenti diretti positivi nel Paese da gennaio ad agosto 2023 sono arrivati dai Paesi Bassi (576,6 milioni di euro), dal Belgio (273,7 milioni di euro) e dalla Germania (219,4 milioni di euro), mentre i maggiori flussi netti negativi sono stati verso la Svizzera (42,4 milioni di euro) e la Romania (30,1 milioni di euro).

Fonte: Confindustria Bulgaria